Terapia di coppia: ricostruire una relazione consapevole – 2^ parte

Terapia di coppia Milano“Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità,bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi. Meglio aggiungere vita ai giorni, che giorni alla vita”  (Rita Levi Montalcini).

Nell’incontro precedente ci siamo concentrati sui miti da sfatare che creano solo delusioni e rabbia.

Oggi vorrei farti concentrare su cinque processi fondamentali che, indipendentemente dai problemi con il tuo partner, drenano vitalità e intimità fuori dalla relazione.

  1. Il primo processo è la disconnessione. Essere connessi davvero con qualcuno significa prestare attenzione all’altro davvero, con apertura e disponibilità. Ciò significa porsi senza difese o ostilità, senza avere in mente solo le proprie priorità. Significa essere curiosi verso l’altro, cioè avere un interesse genuino su chi è il tuo partner, cosa vuole veramente, di cosa ha bisogno. Significa essere ricettivi, disponibili a fare spazio all’altro.
  2. Il secondo processo è la reattività. Quanto spesso rispondiamo al partner come se avessimo il pilota automatico, con  scarsa o nessuna autoconsapevolezza o controllo sul proprio comportamento? Quando sei reattivo agisci impulsivamente, in modo automatico, trascinato da credenze, emozioni e pregiudizi. Non stai davvero ascoltando.
  3. Il terzo processo è l’evitamento. Quanto ti sforzi per eliminare le emozioni spiacevoli dalla tua vita?  Certo a nessuno piace sentirsi tristi o frustrati per qualcosa ma più cerchiamo di evitare questi sentimenti e quanto più inevitabilmente  si entra a rischio di depressione, ansia, stress, abuso di sostanze. Una prima strategia di evitamento è riempire il proprio corpo: cibo, farmaci, sigarette, e cose via. Una seconda strategia è annullare se stessi nel tentativo di distrarsi: per cui si abusa della televisione o del computer, si beve in modo sfrenato, ci si immerge totalmente nel lavoro. La terza strategia è quella di ritirarsi nella zona di confort, cioè stare lontano dalle situazioni “pericolose”: rifiuto di parlare col partner, rifiuto di condividere lo stesso letto, interrompere le comunicazioni appena ci si sente un po’ agitati.  L’evitamento non aiuta la relazione, fa scappare lontano e alla lunga crea solo problemi.
  4. Il quarto processo è dentro alla tua mente. La mente è specializzata a lamentarsi del partner, a vedere solo le cose sbagliate che fa il partner, a ricordare le vecchie litigate, i bisticci, a mantenere il rancore. La mente spesso ti intrappola in pensieri negativi che catturano tutta l’attenzione e riempiono di smog (emozioni negativi) la tua testa, continuando a rimuginarvi sopra.
  5. Infine il quinto  processo riguarda i valori.  Quando cerchi di descrivere il tuo partner ideale utilizzi solo parole come amorevole, generoso, sensuale, affettuoso, accomodante e cosi via. Difficilmente usi parole come  lunatico, polemico, inaffidabile, distante, etc. Quando le cose cominciano ad andare male nel tuo rapporto e cominci ad arrabbiarti con il tuo partner quali parole descrivono meglio il tuo di comportamento?

Questi sono i cinque processi fondamentali che drenano fuori dalla tua relazione intimità e amore.

Cerca prima questi processi dentro di te, prima ancora che nel tuo partner.

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